3.000 km, 147.000 m di dislivello positivo: nel cuore dell'HexaTrek di Joachim Lefevre

23.09.2025
Ambassadeurs Ultra
3 000 km, 147 000 m de D+ : au cœur de l'HexaTrek de Joachim Lefevre

Un sogno diventato necessità

L’idea di una grande avventura aveva accompagnato Joachim per molto tempo. Ma è stato un cambiamento nella sua vita a spingerlo a trasformare questo progetto in realtà. «Avevo sempre sognato una grande traversata», racconta. Con l’HexaTrek ha trovato il terreno ideale: quasi 3.000 chilometri da percorrere e l’occasione di dare nuovo slancio al suo percorso personale e sportivo.

Che cos’è l’HexaTrek?

L’HexaTrek è la grande traversata della Francia attraverso le sue montagne: 3.035 km, 147.000 m di dislivello positivo, 14 parchi naturali attraversati e 47 sentieri GR® percorsi cuciti in un unico filo, da Wissembourg (Vosgi) a Hendaye (Pirenei Atlantici). Un percorso giovane ma già emblematico, ogni anno attrae sempre più avventurieri, alcuni per l’intero tracciato, altri per sezioni.

82 giorni per diventare finisher

Ambasciatore Raidlight, il belga Joachim Lefevre ha percorso l’intero itinerario tra il 15 giugno e il 10 settembre 2025. Abituato alle lunghe distanze (SwissPeaks 360, No Finish Line Bruxelles – 350 km), riconosce tuttavia che l’HexaTrek è «una sfida di un’altra dimensione»:

«Avevo previsto di andare più veloce… ma l’ondata di calore e i temporali mi hanno ricordato che su 3.000 km non sei tu a decidere. Questo cammino mi ha insegnato pazienza e a lasciar andare.»

Nei suoi 82 giorni ha dovuto affrontare condizioni meteorologiche estreme: due episodi di ondata di calore, piogge torrenziali, grandine nel massiccio del Monte Bianco e persino -4 °C al rifugio del Miage. Colle alpini, sentieri ripidi, temporali pirenaici, notti gelide in tenda… gli ostacoli si sono moltiplicati senza mai fermarlo. Più ancora della fatica, è stata la dimensione umana a segnarlo: rifugi improvvisati, aiuto dei “trail angels” e incontri inattesi. «La dimensione umana, non l’avevo proprio immaginata. Ha dato tanti bei colori all’avventura.»

Più che un’impresa sportiva, una scuola di resilienza

L’HexaTrek non è stato solo una performance fisica per Joachim Lefevre, è diventato una vera scuola di resilienza. Giorno dopo giorno ha imparato a rallentare, cambiare prospettiva e accogliere l’imprevisto. «All’inizio pensavo alla performance. Poi un giorno ho capito che ciò che avrei ricordato non erano i chilometri in più, ma gli incontri, le storie condivise, le deviazioni che danno senso.»

Questa evoluzione di mentalità ha trasformato la sua avventura: meno una ricerca di cronometro, più un’esperienza umana e interiore. Darà vita a un documentario intitolato E dopo, in cui Joachim tornerà sul suo percorso e sui sacrifici necessari per una simile traversata.

L’equipaggiamento Raidlight al servizio dell’ultra-distanza

Durante tutta l’avventura, Raidlight ha accompagnato Joachim nella sua sfida. Lungi dal limitarsi a un semplice sostegno materiale, la relazione si è costruita in un vero spirito di collaborazione: invio di pacchi lungo il percorso, consegne di scarpe (tre paia in totale), supporto logistico nei momenti chiave.

Per affrontare questa sfida, Joachim si è affidato a un set-up pensato per l’autonomia e la leggerezza:

Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.